Dietro le quinte di uno spettacolo teatrale (parte 1)

L’attività dietro le quinte di uno spettacolo teatrale professionale è molto, molto ampia. Rispetto all’idea romantica dell’artista che crea rapito dall’estro creativo, la realtà è un po’ diversa. Più complessa, più nebulosa. Ma anche più concreta, più reale.

Una premessa importante da fare è che ogni compagnia teatrale ha una propria modalità di costruzione di uno spettacolo: c’è chi parte da un testo già scritto, chi lo crea passo passo, compagnie che hanno il ruolo di regista ben definito e altre dove gli attori sono allo stesso tempo registi e drammaturghi.

Quello che ti raccontiamo in questo primo post (ce ne sarà un altro, mettere tutto in un unico post era troppo lungo) è come noi, in genere, creiamo uno spettacolo, quindi il dietro le quinte di un NOSTRO spettacolo teatrale.

Sempre tenendo conto che, anche all’interno della stessa compagnia, ogni spettacolo teatrale ha una storia unica, nasce e si sviluppa in modo diverso.

1. IDEAZIONE

Prima di iniziare le prove, costruire le scenografie o qualsiasi altra attività concreta, dietro le quinte di uno spettacolo teatrale c’è un’idea, più o meno precisa. Tutto inizia da un’idea, un tema che si vuole affrontare; il punto di partenza può essere un prodotto già esistente (un romanzo, una fiaba, un racconto, ma anche un film o uno spettacolo di un’altra compagnia teatrale) o semplicemente un argomento che ci interessa.

In realtà prima ancora ci sono almeno 50 idee scartate, che per un motivo o per l’altro abbiamo bocciato. Il colpo di genio arriva raramente, molto più raramente di quanto si possa immaginare; molto più spesso l’idea giusta non arriva come una lampadina che ti si accende in testa, ma dopo aver cestinato molte altre possibilità. Per questo è importante essere onesti con se stessi e saper rinunciare a quell’idea che inizialmente ti sembrava grandiosa ma che a osservarla meglio in effetti non è poi così geniale.

 

SE TU SAPESSI
QUANTO TEMPO E LAVORO ED ERRORI CI HO MESSO
NON MI CHIAMERESTI GENIO.

 

 

2. RICERCA CAST 

Questa è una caratteristica tutta nostra: non siamo attori, se non in qualche rara eccezione. Dunque per noi l’attività dietro le quinte di uno spettacolo teatrale implica che ad ogni nuovo spettacolo dobbiamo trovare gli attori necessari.

Come troviamo gli attori?

Non è mai facile trovare gli attori giusti per uno spettacolo teatrale: il tempo è sempre poco e sia ha sempre paura di fare la scelta sbagliata, di non saper vedere il potenziale artistico delle persone che incontriamo. Non siamo un’agenzia di casting, non abbiamo centinaia di curriculum nascosti in archivio; cerchiamo gli attori per i nostri spettacoli semplicemente spargendo la voce tra le nostre conoscenze e i nostri canali web, attraverso i nostri laboratori (capita a volte di coinvolgere qualche nostro allievo nelle nostre produzioni professionali, è successo ad esempio per La stanza dei giochi), chiedendo ad altri colleghi di aiutarci nel passaparola.

Cosa cerchiamo negli attori?

Ad ogni spettacolo cerchiamo attori con caratteristiche diverse (età, sesso, caratteristiche fisiche, capacità specifiche…), ma possiamo riassumere le nostre necessità in due parole, COMPETENZA e ATTITUDINE.

  • COMPETENZA

    Noi viviamo in provincia e non in una grande città: qui dalle nostre parti è molto più diffuso il teatro amatoriale rispetto a quello professionale, sia come opinione popolare (l’immaginario che le persone hanno del teatro) sia come esperienza delle persone. Il teatro amatoriale e quello professionale sono due mondi diversi sotto molti aspetti.

    Da un lato non cerchiamo professionisti super esperti con un curriculum lungo 4 km: noi per primi siamo una compagnia teatrale ancora abbastanza giovane e anche se facciamo questo lavoro da diversi anni abbiamo tanta esperienza ancora da fare. Dall’altro però se chi si candida per lavorare con noi ha già una minima esperienza professionale è un’ottima cosa (eventualmente anche solo come formazione, ossia aver frequentato dei corsi di teatro tenuti da professionisti); vuol dire che ha già un certo tipo di sguardo, di approccio alla recitazione e al teatro in generale.

  • ATTITUDINE
    Allo stesso tempo però ci piace molto lavorare con attori molto giovani, a volte addirittura ragazzini o bambini; in questo caso non possiamo ovviamente pretendere un’esperienza professionale, né aspettarci che da grandi vogliano fare l’attore o più in generale lavorare nel mondo dello spettacolo. È qui che il concetto di attitudine diventa fondamentale: ci è capitato di lavorare con persone il cui curriculum era molto ridotto, ma che avevano l’attitudine giusta.

    Per attitudine intendiamo tante cose: un’attitudine artistica fatta di presenza scenica e capacità espressive, ma anche un’attitudine personale, umana, fatta di concentrazione, umiltà, ascolto, desiderio di imparare.
    Quando c’è l’attitudine, tanto lavoro in sala prove può sopperire ad un curriculum scarno.

    Al contrario, una persona poco umile, poco capace di ascoltare e di mettersi realmente alla prova potrà anche avere il curriculum migliore del mondo, ma non ci interessa.

dietro le quinte di uno spettacolo teatrale

 

3. INCONTRO

In generale, dietro le quinte di uno spettacolo teatrale per noi c’è un incontro. Un incontro tra noi (Marta e Michelangelo) e gli attori. Tra un attore e l’altro. Un po’ come quando conosci una persona e subito vi piacete e vi capite: non è una cosa che puoi comandare, a volte succede e a volte non succede. Ci è capitato di dire no a persone molto brave e molto preparate, semplicemente perché non è scattata questa scintilla, questo trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda. Magari scatterà in futuro, chi lo sa. Magari non scatterà mai.

Attenzione: quando parliamo di intesa non vuol dire che si debba diventare tutti amici del cuore, anzi; stiamo parlando di lavoro e tutto resta comunque nell’ambito professionale. Ma se dobbiamo lavorare insieme è necessario che ci sia un’affinità umana e artistica, una visione comune (o perlomeno simile, compatibile) sul teatro e sul lavoro artistico.

NON IL TEATRO CHE È NECESSARIO
MA ASSOLUTAMENTE QUALCOS’ALTRO.
SUPERARE LE FRONTIERE TRA ME E TE:
ARRIVARE AD INCONTRARTI.

dietro le quinte di uno spettacolo teatrale

NEL PROSSIMO POST TI RACCONTEREMO LA SECONDA PARTE DEL “DIETRO LE QUINTE” DI UNO SPETTACOLO TEATRALE: la scrittura, le prove, il debutto, la circuitazione di uno spettacolo. Tieni d’occhio il blog, lo aggiorneremo a breve!

p.s. 2 foto su 3 sono di Francesco Tassara. Quella delle braccia qui sopra è di Maria Luigia Vaccarezza e di Silvia Martino. Ci piace chiamare per nome le persone che ci regalano foto così belle del nostro lavoro.


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