Il teatro per bambini, secondo noi

teatro per bambini

Abbiamo scelto il teatro per bambini tanti anni fa, come attori in produzioni teatrali per l’infanzia, come docenti in laboratori teatrali a scuola, corsi di teatro pomeridiani per bambini, festival dedicati all’infanzia ecc.

A volte chi ci contatta cercando un corso di teatro per bambini da proporre ai propri figli cerca qualcosa di  diverso da ciò che noi proponiamo. A volte trovano la nostra proposta ugualmente interessante, altre volte l’idea di teatro per bambini che hanno in mente è troppo distante da ciò che noi possiamo offrire.

Come spiegare cosa c’è, o meglio cosa non c’è, nei nostri laboratori di teatro per bambini? Cosa NON facciamo, cosa NON proponiamo? Lo abbiamo riassunto nei 5 punti qui sotto.

1. NON CREIAMO BIMBI PRODIGIO

I bambini sono bambini, e anche il teatro dev’essere a loro misura. Dunque lo scopo dei nostri laboratori di teatro per bambini non è quello di creare baby attori, o piccoli prodigi. Il teatro dev’essere prima di tutto un luogo dove possano esplorare le mille sfumature della creatività, dell’espressione di sé, del superamento della timidezza e dei limiti, in un percorso che sia stimolante e arricchente anche dal punto di vista artistico.

Sì, in passato abbiamo coinvolto alcuni bambini dei  nostri laboratori in uno spettacolo professionale che ha girato tutta Italia, ma lo spirito era sempre quello di regalare loro un’esperienza di crescita, non certo di avviarli alla professione dell’attore.

Facciamo teatro con e per i bambini rispettando la loro età e cercando di conoscere il meraviglioso mondo che hanno dentro di loro, non formiamo piccoli professionisti in miniatura pronti per un casting televisivo o per un provino cinematografico. Per quello ci sarà tempo più avanti, se e quando vorranno.

 

NON SI FA TEATRO DA BAMBINI
PER DIVENTARE ATTORI DA GRANDI.
SI FA TEATRO
PER ESPRIMERSI ED EMOZIONARSI,
FIN DA PICCOLI.

 

 

2. NON È UN DOPOSCUOLA 

Facciamo un passo indietro. Sono principalmente due i contesti in cui è possibile proporre un’attività di teatro per bambini: in ambito scolastico o in ambito extrascolastico.

  • Lavorando nella scuola si ha il vantaggio di avere un gruppo omogeneo per età, con bambini che già si conoscono e che restano sempre gli stessi per tutta la durata del progetto.
  • Un laboratorio di teatro extrascolastico è invece composto da bambini di età diverse, che spesso non si conoscono; ma sono bambini motivati, che hanno fatto una scelta precisa per il loro tempo libero, hanno scelto di fare teatro e non un’altra cosa.

La decisione dev’essere del bambino, ma anche il genitore deve essere partecipe e capire che un corso di teatro per bambini non è un doposcuola, né tantomeno un posto dove “parcheggiare” un bambino un’ora e mezza a settimana. Un bambino trascinato a forza a fare teatro contro la sua volontà (sì, il teatro è per tutti ma non è detto che tutti lo vogliano fare, o che sia il momento giusto per farlo) non è il migliore degli inizi. Allo stesso modo un genitore disinteressato, che ritiene il teatro un mero tappabuchi, non è il miglior scenario possibile.

teatro per bambini

 

3. NON È UNA GARA

E qui ci ricolleghiamo al primo punto, quello in cui dicevamo che NON sforniamo baby attori professionisti.

Se lo facessimo, dovremmo necessariamente distinguere “quelli bravi” da quelli “meno bravi”, fare selezione all’ingresso in base alle potenzialità, stilare classifiche e graduatorie di merito. Sicuramente ci sono bambini più o meno portati per il teatro, più o meno propensi alla concentrazione e alla pratica scenica, ma per come lo concepiamo noi il teatro non è una gara a chi è più bravo. Viviamo in un mondo già abbastanza competitivo, dove siamo continuamente portati a fare paragoni tra noi e gli altri, a metterci in competizione, a primeggiare.

Certo esiste anche la competizione sana, come ad esempio nello sport. Ma il teatro, e in particolare il teatro per bambini, è uno spazio altro, diverso dal mondo quotidiano; uno spazio dove sviluppare la collaborazione, l’esplorare e fare insieme, la cooperazione nel rispetto della diversità dell’altro. Di questo aspetto parliamo meglio in un altro articolo che puoi leggere qui.

NEL TEATRO NON C’È UN PODIO,
NON C’È UNA CLASSIFICA.
SI VINCE INSIEME,
O SI PERDE INSIEME.

 

4.  NON CI SONO PROTAGONISTI

Questo punto e quello successivo parlano degli spettacoli conclusivi dei nostri laboratori teatrali per bambini. Gli spettacoli finali sono la conclusione di un percorso che dura da ottobre a giugno. Certo, per i bambini andare in scena davanti alla propria famiglia è un momento emozionante, ma noi sappiamo bene che che ciò che accade durante i nove mesi di lezioni settimanali è molto più importante dal punto di vista educativo-formativo, e che lo spettacolo è solo la punta di un iceberg.

Per quanto ci possano essere differenze nelle capacità sceniche dei bambini, i nostri spettacoli conclusivi non hanno mai protagonisti assoluti dove “i più bravi” spadroneggiano né ruoli marginali dove “i meno bravi” vengono relegati. Nel rispetto delle capacità e nelle tappe di crescita di ciascuno, cerchiamo di dare spazio a tutti, di creare spettacoli dove ciascun bambino sia valorizzato. Per fare i super protagonisti c’è sempre tempo, da grandi.

teatro per bambini

 

 

5. NON C’È UN COPIONE CHILOMETRICO

Quando si parla di un corso di teatro per bambini, il copione è un chiodo fisso di tutti, sia dei genitori sia dei bambini stessi. Noi abbiamo un’idea precisa a riguardo, e non ci stanchiamo di ripeterla: il copione non è così fondamentale. Il copione non è la Pietra Filosofale. Nei nostri laboratori di teatro per bambini, il copione è soprattutto un oggetto simbolico: ricevendolo, ogni bambino si assume una responsabilità nei confronti del gruppo e di se stesso, impegnandosi a fondo per la riuscita dello spettacolo.

Tutto qui. Per il resto, il copione è poco più che un promemoria, perché quello che contiene – perlomeno, nel nostro metodo di lavoro – non sono assolutamente pagine e pagine di battute mai viste prima da mandare a memoria, ma sempre e solo scene su cui abbiamo già lavorato insieme durante i mesi di lezioni al laboratorio teatrale. Quindi nel momento in cui consegniamo i copioni ai bambini, in realtà il copione contiene cose che i bambini stessi conoscono già, storie che gli sono già familiari, scene che hanno già provato.

Ecco perché nei nostri laboratori di teatro per bambini i copioni arrivano piuttosto tardi: perché prima proviamo e riproviamo, in modo che il copione non crei stress o panico (“devo imparare  100 battute a memoria!”), ma sia semplicemente un promemoria di cose già rodate. Per lo spettacolo dello scorso anno abbiamo dovuto cambiare molte cose a causa del Covid, ma questo approccio al copione non lo abbiamo modificato. E lo spettacolo ha funzionato benissimo. Meno ansia da prestazione, più energie per impegnarsi e divertirsi sulla scena.

LE BATTUTE
SONO SCRITTE SUL COPIONE.
LE EMOZIONI, LE SENSAZIONI
E TUTTO IL RESTO
SONO SCRITTE DA QUALCHE PARTE
DENTRO CIASCUNO.

 


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